Tutti in soccorso della Popolare di Bari. D'Alberto convoca i sindacati per lunedì, Marsilio chiede al Governo di fare in fretta

TERAMO – "Il commissariamento della Banca Popolare di Bari rappresenta per l’Abruzzo un momento di forte criticità per l’economia. A questo punto il Governo, mettendo da parte le beghe interne, deve intervenire con la massima urgenza al fine di dare garanzie riguardo i livelli occupazionali e riportare tranquillità ai tanti risparmiatori, che in queste ore non sanno cosa può accadere". Chiede una rapida soluzione al problema il Governatore abruzzese Marco Marsilio, all’indomani della decisione di Bankitalia di sciogliere gli organi di gestione dell’Istituto pugliese dal quale dipendono anche la ex Tercas e la ex Caripe. "Il sistema bancario abruzzese in un recente passato ha vissuto la scomparsa delle Casse di risparmio di Teramo e di Pescara. Sembrava che l’intervento della Banca Popolare di Bari potesse portare giovamento. Oggi, al contrario, il sistema creditizio abruzzese è in forte crisi e non può permettersi la perdita di una banca che comunque rimane riferimento del territorio. La situazione critica della Popolare di Bari ha forti ripercussioni nella nostra regione dove gli sportelli ex Tercas ed ex Caripe sono dislocati in molti paesi anche dell’Abruzzo interno. I parlamentari abruzzesi, a cominciare da quelli che sostengono il Governo, difendano gli interessi degli abruzzesi in Parlamento e si diano da fare perché vengano subito adottati provvedimenti risolutivi".
L’argomento ‘commissariamento’ sarà al centro del tavolo convocato lunedì mattina a Teramo dal sindaco Gianguido D’Alberto. Il primo cittadino, che sulla questione ha sentito telefonicamente anche il collega di Bari, Antonio Decaro, ha convocato le rappresentanze sindacali locali: la priorità, dice D’Alberto, "è tutelare i lavoratori ed i risparmiatori, anche in ragione del ruolo che la Banca Popolare assume con le ramificazioni che ha acquisito nel nostro territorio, martoriato dal cratere sismico; un’area perciò da custodire, non solo sotto il rilievo economico e sociale, ma soprattutto, per la salvaguardia della serenità dell’intero tessuto territoriale".
L’incontro di lunedì sarà finalizzato alla creazione di un tavolo istituzionale, basato su Teramo, che coinvolga tutti i soggetti del territorio e che diventi opportunità per dialogare con il Governo. "A questo proposito – si legga in una nota del Comune -, il Sindaco invita le forze politiche che compongono l’Esecutivo, e i gruppi parlamentari tutti, a non affrontare la delicatissima questione del commissariamento secondo logiche di partito e posizionamenti strategici ma di calarsi dentro la situazione con disponibilità, partecipazione e senso di responsabilità".

Mariani: "Dare impulso per costituire una banca regionale". Torna invece a sottolineare l’esigenza di creare una forte banca regionale il capogruppo in Consiglio regionale di ‘Abruzzo in Comune’, Sandro Mariani -.
Ieri, prima che le gravi difficoltà della Banca Popolare di Bari diventassero fatto notorio a causa del commissariamento da parte di Bankitalia, ho depositato, a seguire l’ordine del giorno del Consigliere di Teramo Speca, una mozione finalizzata ad intraprendere tutte quelle iniziative utili e necessarie alla tutela degli standard occupazionali nel teramano, alla salvaguardia dei risparmiatori, nonché a dare impulso alla costituzione di una banca regionale. I risvolti di questa vicenda sul nostro territorio potrebbero trasformarsi in  dramma, per questo ho voluto sollecitare la massima attenzione e richiamare all’ urgenza di una discussione seria il Governo regionale dell’Abruzzo. È necessario che il Presidente della giunta regionale si impegni ad acquisire immediatamente i dati di ricaduta sulla nostra Comunità della imminente ristrutturazione aziendale che la Popolare di Bari certamente dovrà mettere in campo e che assume profilo di maggiore severità sotto la guida dei Commissari. E’ altresì urgente farsi garanti istituzionali per scongiurare gli effetti deleteri che si avrebbero in termini di servizi e occupazione sull’intero territorio e adoperarsi per tutelare i piccoli azionisti abruzzesi e i numerosi risparmiatori. Infine, tramite la mozione depositata ho chiesto un impegno preciso a dare impulso alla costituzione di una nuova realtà bancaria territoriale regionale che sia davvero capace di tutelare e sostenere risparmiatori e piccoli imprenditori locali.

Zennaro: "Priorità per dipendenti e risparmiatori, verso una banca pubblica del Mezzogiorno". “Come deputato, membro della Commissione finanze e rappresentante del collegio di Teramo alla Camera, sto seguendo con grande apprensione la vicenda del commissariamento della Popolare di Bari, molto presente attraverso l’ex banca Tercas sul territorio abruzzese – commenta il parlamentare Cinquestelle, Antonio Zennaro – Già nei mesi scorsi avevo denunciato la scarsa attenzione dei vertici dell’istituto a politiche di sviluppo per il nostro territorio e per il sistema produttivo, ora il commissariamento da parte di Bankitalia ne certifica plasticamente tutte le difficoltà. Le priorità dovranno essere il mantenimento e la difesa dei livelli occupazionali e la piena tutala degli interessi dei risparmiatori. Sembra sempre più necessario un intervento statale, che come in questo caso potrebbe essere il punto di partenza per la creazione di una banca pubblica per il mezzogiorno, dedicata a famiglie e piccole e medie imprese, troppo spesso escluse dal sistema creditizio”.

Pepe: "Vicenda finisca in Regione, tranquillizzare tutti gli abruzzesi". “Il Commissariamento è una notizia che, come era facile prevedere, sta iniziando a creare una certa destabilizzazione nel nostro territorio, soprattutto tra i risparmiatori – sottolinea il consigliere e vice capogruppo regionale del Pd, Dino Pepe – da parte mia sto seguendo la vicenda con grande attenzione e, nei prossimi giorni, solleciterò assieme al Partito un interessamento del Governatore Marsilio affinché si possano acquisire tutte le informazioni necessarie ad aprire, in Consiglio Regionale, un dibattito serio e chiarificatore, che ci consenta di tranquillizzare tutti gli abruzzesi. La priorità dovrà essere, manco a dirlo, la difesa dei risparmiatori, dei piccoli azionisti e dei livelli occupazionali, perché questa realtà è fortemente ancorata al territorio teramano ed abruzzese e non è giusto che questi paghino ulteriormente dazio” conclude Pepe.